Consorzio Sale della Terra. Arriva un nuovo chicco di sale: il coraggio di una nuova apertura!

 

 

 

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C’è un nuovo chicco di Sale, in Italia. Un Sale sapido del sole e del mare più ridenti del mondo. La Rete nazionale di Economia civile “Sale della Terra” apre a Napoli un proprio Nodo, a Via Crispi.
Si chiama Sale della Terra Store Napoli e segna il punto di unione tra le terre del welcome e il porto più accogliente del Mediterraneo. Quando terra e mare si incontrano, si fecondano solo nuovi, generativi, percorsi.
Si parte il 21 maggio 2021. 
Napoli, 20 maggio 2021 – Tutto merito di un bimbo di otto anni che se ne stava sornione tra le righe di una sceneggiatura di un film. Se quel bimbo non avesse avuto bisogno di viaggiare nell’entroterra del Sud – e in particolare in Campania – Napoli sarebbe rimasta senza “Sale della Terra”. Rino Pinto e Massimiliano Gallo, nelle insolite vesti di produttori cinematografici, hanno incontrato la Rete nazionale di Economia civile “Sale della Terra” e la Rete dei “Piccoli Comuni Welcome” perché cercava location per uno dei suoi prossimi film in scrittura. Ad aspettarlo, tra Sannio e Irpinia, non c’erano però solo terre per set da riprese, ma persone e territori che, uniti da un progetto di welfare di comunità chiamato welcome, hanno solleticato la propensione di Rino all’apertura e all’investimento sulle relazioni e sull’economia civile come chiave etica di sviluppo economico. Da questo incontro con Angelo Moretti – che è il Presidente di “Sale della Terra” e Referente dei “Piccoli Comuni Welcome” – nascono un altro film e un altro racconto, che dal 21 maggio si chiamerà Sale della Terra Store Napoli. Non sarà un “non-luogo” commerciale, un “negozio” o un “punto vendita”: sarà luogo di incontro e di scambio delle diversità culturali e territoriali che si esprimeranno attraverso prodotti provenienti da filiere corte, anzi cortissime, dalla coesione sociale nei territori, da una economia che basa il proprio bilancio su un algoritmo non matematico: profitto meno X, dove X sta per rinuncia al guadagno se esso significa sfruttamento intensivo delle terre e sfruttamento con lavoro “indecente” delle persone. Sostenibilità ambientale ed economica, rispetto del lavoro e dei tempi della natura, accoglienza e promozione della persona e delle sue fragilità, eccellenza della filiera di produzione attentamente controllata, filiera corta nella trasformazione dei prodotti, cura nella presentazione e nella scelta dei partner: questi i principi fondativi di “Sale della Terra”.

(Fonte: Comunicazione Rete “Sale della Terra” e “Piccoli Comuni Welcome” — Direttore, Gabriella Debora Giorgione)

 

 

 

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La Rete di economia civile “Consorzio Sale della Terra” nasce a Benevento l’11 luglio 2016, fondata inizialmente da quattro Cooperative: “Il Melograno”, “Delfini di Terra”, “la Solidarietà”, “Lentamente”.
Oggi “Sale della Terra” è una Rete di Economia civile nazionale. Conta, infatti, quasi trecento dipendenti, tre Store in Italia, una pasticceria artigianale, un Bistrot, una rete di Fattorie e Orti sociali (che ospitano persone fragili in Budget di Salute), un Albergo Diffuso, quattordici Progetti SAI (Sistema Accoglienza Integrazione) in altrettanti Piccoli Comuni chiamati “del Welcome”, tre Nodi Sale della Terra in Italia: in Puglia, “Sale della Terra Salento” a Lecce; in Molise, “Hayet” a Bojano-Campobasso; nel Lazio, “Viandanza” a Fondi di Latina.
“Sale della Terra” ha all’attivo quattro linee del proprio marchio: freschi e trasformati dell’agricoltura coesiva, che comprende anche l’olio evo; una linea enologica che comprende Greco, Falanghina, Barbera del Sannio, Rosato di Negramaro del Salento, Aglianico, Rosato di Aglianico, Taurasi, Fiano, spumante di Falanghina, Passito di Falanghina; una linea di artigianato inclusivo, dalla quale provengono le mascherine prodotte per l’Emergenza COVID 19 e in vendita su Gioosto di Next Social Commerce, i percorsi di turismo esperienziale nei “BorghidelWelcome” della Rete dei “Piccoli Comuni Welcome” (www.piccolicomuniwelcome.it) che, nata nel 2016 dalla Caritas diocesana di Benevento, oggi con i suoi 34 piccoli comuni aderenti in tutta Italia, è una delle azioni di punta di “Sale della Terra” insieme ai “Progetti Formativi Personalizzati con Budget Educativi” (www.budgeteducativi.it) una rete nazionale che interviene sulle povertà educative adolescenziali, alla rete nazionale “Per un nuovo Welfare” (www.perunnuovowelfare.it) e alle Cooperative di Comunità attive nei Piccoli Comuni Welcome.
Il vero prodotto di “Sale della Terra”, però, è la coesione sociale che si crea nei territori e tra le persone e i territori, soprattutto quelli dei piccoli borghi a rischio spopolamento. Tutte le sedi e tutte le terre sono abitate, lavorate, amate, curate da persone in situazioni di fragilità, persone migranti, persone in misure alternative alla pena o che sono uscite da percorsi detentivi.

La nostra Agricoltura coesiva
Si chiama “agricoltura coesiva” perché nella cura della terra sono impegnate persone di diversa provenienza, ma di eguali valori, che si fanno comunità.
Si chiamano “Terre del Welcome” perché sono terre in cui restare, terre da salvare dall’abbandono e dallo spopolamento.
Nella nostra agricoltura coesiva il lavoro non è scontato. Perché per noi il lavoro ha valore, non prezzo.
È per questo che i prodotti della nostra agricoltura coesiva hanno valore, non prezzo.

Il nostro Artigianato Inclusivo
“Sale della Terra” sceglie l’artigianato per il rilancio delle terre che abita. È il valore di una produzione che unisce l’arte del to care delle relazioni con l’arte di creare, riprodurre, riusare.
C’è la linea di borse, arredi da giardino, bomboniere, accessori per le produzioni vinicole ed agricole, oggettistica in feltro e tanto altro.
C’è anche la produzione tessile. Il telaio come annodo di fili che creano tessuti e di persone e di relazioni tra persone. Il telaio è annodo di amore che lega le relazioni. Ma l’amore non si vede, non si parla, non si misura. L’amore si prova. Si dona. Si fa. Si riceve. Si lavora. Si costruisce con le mani. Si sacrifica. Si scioglie. Si sceglie. Il telaio è il “tu” che diventa protagonista di quell’amore, amato o amante, sociale o personale.

Il telaio è “tessere amore” attraverso i legami che esistono solo perché si scelgono progetto per progetto anno per anno giorno per giorno. Perché l’Amore è scelta libera, è prendersi o riprendersi anche quando non si hanno vincoli. Ognuno è telaio del proprio amore che genera relazioni che generano amore.

Il nostro Turismo lento esperienziale
“Sale della Terra” sceglie di investire nel turismo esperienziale.
Borghi del Welcome: un turismo responsabile, interculturale, migrante e giovane che promuove anche una visione umanistica del turismo: progetta, organizza e gestisce soggiorni vacanza per persone con disabilità, sensoriale lieve, oltre a tantissime passeggiate interculturali condotte anche da cittadini di origine straniera che accompagnano i visitatori intrattenendoli con racconti sul cibo, sulla religione e sulle tradizioni delle diverse etnie. Nei Borghi del Welcome è possibile fare “esperienze” di vita partecipando in prima persona alle attività di Sale della Terra.

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