CONAD presenta l’aggiornamento del piano per il salvataggio di Auchan: investimenti e soluzioni per l’occupazione e investimenti

 

 

 

 

 

 

 

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Auchan, che da 3 anni registra perdite (537 milioni nel solo 2018 prima delle dismissioni per operazioni straordinarie) oggi perde ancora oltre a un milione di euro al giorno. Il Piano presentato da Conad unica soluzione per invertire la rotta e ridare valore all’impresa e al lavoro.

Roma, 30 ottobre 2019 – Si è svolto oggi al MISE il previsto incontro tra Conad e le organizzazioni sindacali, alla presenza del Sottosegretario Alessandra Todde e del Vice Capo di Gabinetto Giorgio Sorial, incontro che viene dopo l’interruzione del tavolo di confronto in sede aziendale alla fine di Settembre.

I rappresentanti di Conad hanno presentato l’aggiornamento del Piano Industriale, elaborato, sulla base delle “Linee Guida” già illustrate in sede Ministeriale prima del closing (a Luglio), a soli tre mesi dal completamento dell’acquisizione della rete di Auchan Retail Italia.

Lo stato della rete Auchan è di “grave crisi” che si è manifestata in modo significativo negli ultimi 3 anni con perdite accumulate per oltre 800 milioni nel triennio (1,1 miliardi di gestione caratteristica) e dovute a: calo delle vendite, disaffezione crescente della clientela, mancanza di investimenti, presenza di punti vendita di grandi dimensioni con costi insostenibili, costo del lavoro e affitti degli immobili molto al di sopra delle medie “di sostenibilità” del settore, scelte manageriali inadatte alle caratteristiche del mercato italiano.

Il deterioramento della rete e della relazione dell’insegna con i consumatori è così rapido che nel 2019 la situazione è peggiorata ulteriormente (-6,7% dei ricavi rispetto al progressivo di settembre 2018) e oggi la rete Auchan fa registrare perdite di esercizio per 1,1 milioni al giorno.

Per questa ragione Conad ha accelerato quanto più possibile la messa a punto della chiusura dell’acquisizione e la preparazione deli un Piano Industriale per il “salvataggio” dell’impresa e la salvaguardia e la tutela del lavoro nella rete Auchan. Il Piano, elaborato in brevissimo tempo e che ancora deve accogliere le possibili determinazioni della Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, offre all’azienda la reale possibilità di “invertire la rotta” e tornare a crescere, rilanciando le proprie attività ed offrendo alla grande maggioranza dei suoi dipendenti continuità di lavoro, inseriti in un modello operativo, quello CONAD, che, negli ultimi anni, ha fatto registrare una crescita costante.

Il dato di partenza del Piano Industriale è quindi “la situazione di grave crisi aziendale” in cui ormai versa il Gruppo Auchan che può essere affrontata e superata solo con interventi organizzativi e di business a carattere straordinario, efficaci e tempestivi.

Il primo intervento è quello di “messa in sicurezza” della rete per la quale è prevista l’integrazione di gran parte della rete Auchan (60%) nella rete commerciale CONAD e della rimanente parte della rete Auchan (40%) presso le reti commerciali di altri primari operatori del settore. Il tutto da realizzare entro la metà del 2020.

Completano il Piano, per la rete integrata in CONAD, gli interventi sul “format” degli ipermercati attraverso una riduzione delle relative superfici in linea con il modello e gli standard di Conad.

Per la messa in sicurezza e l’integrazione della rete Auchan in quella CONAD sono previsti a Piano investimenti per circa 170 milioni di euro. Il Piano Industriale presentato prevede il ricorso a soli strumenti ordinari di gestione di crisi aziendali.

Nei primi tre mesi di gestione, Conad è riuscita, con interventi strutturali e rilevanti investimenti, a fermare il veloce deterioramento della rete Auchan, riportando consumatori nei punti vendita e inserendone una prima parte nella propria organizzazione.

La prima tappa di integrazione è stata quella che si è chiusa a fine Settembre con il trasferimento di 109 punti vendita.

In questo modo Conad ha potuto dimezzare il possibile impatto della crisi aziendale sui dipendenti Auchan, che al momento dell’acquisizione erano 16.140.

Le elaborazioni dei dati disponibili ad Agosto avevano evidenziato come, al 31/07/19, ci fosse l’85% dei punti vendita Auchan con EBITDA negativo e il rischio di impatto sui livelli occupazionali e di costo del lavoro conseguente allo stato di crisi che riguardava 6.197 dipendenti.

Gli interventi e gli investimenti già effettuati seppur non abbiano ancora riportato in equilibrio i conti dei punti vendita (nei primi tre mesi dall’acquisizione i negozi con EBITDA negativo sono diventati circa il 90%) hanno comunque portato una soluzione occupazionale stabile e garantita da tutti i diritti previsti dalle leggi vigenti a 3.092 dipendenti, mettendo quindi in sicurezza il lavoro di 13.035 dipendenti.

Il Piano Industriale prevede che da oggi siano avviate iniziative per offrire soluzioni occupazionali diverse a 3.105 dipendenti. Viene quindi proposto un vero e proprio Piano per il Lavoro, inteso come salvaguardia del lavoro e tutela dell’occupazione.
Per questo Conad ha già elaborato Piano di Solidarietà occupazionale, che prevede:

• Ricollocazioni in Conad

• Ricollocazioni presso terzi (altre reti commerciali)

• Ricollocazioni presso terzi (spazi ipermercati)

• Ricollocazione presso i fornitori

• Outplacement.

Il Piano Industriale prevede inoltre:

• mobilità “incentivata”

• sostegno al reddito/occupazione (CIGS, etc.)

• salvaguardia del lavoro vs flessibilità

• imprenditorialità di ex dipendenti Auchan nel sistema Conad: avviamento alla professione di Soci Imprenditori.

Conad è pronta a continuare il confronto in sede aziendale per proseguire la strada del risanamento per la salvaguardia dell’impresa e delle persone che ci lavorano.

 

(Fonte: Ufficio Stampa ANCD CONAD)

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