Coop. L’Uomo e il Legno. campoAperto: lavoro e agricoltura biologica nel carcere di Secondigliano

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La cooperativa sociale l’Uomo e il Legno, da oltre vent’anni impegnata nel reinserimento sociale di persone svantaggiate attraverso il lavoro, agisce in particolar modo sul territorio dei quartieri a nord di Napoli: una zona complessa, nota per le numerose forme di disagio e marginalità sociale che la caratterizzano.
Simbolo in negativo di quest’area è il carcere di Secondigliano, con il quale la Cooperativa ha maturato negli anni un importante know how, specialmente per quanto riguarda l’attivazione di percorsi di reinserimento sociale degli ex detenuti.
È in questo contesto che si inserisce “campoAperto: lavoro e agricoltura biologica nel carcere di Secondigliano”, una vera e propria impresa sociale per la produzione agricola di eccellenza che sfrutta gli spazi inutilizzati del penitenziario e dati in comodato d’uso dal Ministero di Grazia e Giustizia.
Circa 2 ettari e 2 serre coltivati da 5 detenuti assunti a tempo indeterminato grazie all’investimento messo in campo dalla Cooperativa stessa. L’assunzione dei detenuti è la risposta che l’Uomo e Il Legno dà al bisogno di lavoro salariato, ma è soprattutto la risposta al bisogno di un impegno stabile e quotidiano, fondamentale per valorizzarne le competenze e le energie in vista del successivo reinserimento nel tessuto sociale.

 

 

 

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Nel 2016 campoAperto ha coltivato più della metà dei terreni messi a disposizione dal penitenziario: l’obiettivo prefissato nel 2017, ossia quello di riuscire a mettere a coltivazione il terreno restante, insieme con l’installazione di due nuove serre adibite alla produzione di fragole e frutti di bosco, è stato raggiunto con successo.

Una menzione particolare merita la nuova produzione di olive Bio: un esperimento maturato negli ultimi mesi dell’anno, con un esito di circa 700 kg di raccolto che campoAperto ha deciso di trasformare in olio. Il risultato, grazie alla collaborazione del “Frantoio del Sole” di Pignataro Maggiore (Caserta) che utilizza unicamente procedimenti meccanici ed estratto a freddo ad una temperatura inferiore a 27° gradi, è stato un ottimo olio Extravergine di oliva con un’acidità che si aggira tra lo 0 e il 3%.
Per quanto riguarda invece le due serre, con il sostegno della Cooperativa “Sole” che ha messo a nostra disposizione il suo know-how tecnico e agrario, è stata resa possibile un’installazione puntuale e precisa. Grazie all’accesso ai fondi dell’Otto per Mille della Chiesa Valdese, che nel 2017 ha reputato il nostro progetto meritevole di ricevere un finanziamento, la Cooperativa ha potuto installare anche delle coperture per continuare la produzione in serra nei mesi invernali, oltre all’acquisto di diverse piante e semi Bio e a corsi di formazione aggiuntivi dedicati ai detenuti assunti, che hanno così potuto ampliare le loro conoscenze del settore agricolo.

A conclusione di un anno positivo, l’Uomo e il Legno ha deciso di investire parte dei guadagni creando una linea natalizia chiamata “Un Pacco Dal Carcere”.

Obiettivi per il 2018
Dopo aver consolidato la produzione, sia per quanto riguarda i terreni che le serre, la Cooperativa ha intenzione di ampliare le attività concentrandosi su tre obiettivi ritenuti fondamentali:
• ufficializzare e migliorare la produzione delle olive Bio e di conseguenza anche la quantità di olio extravergine, che diventerà uno dei prodotti di punta della nostra azienda agricola;
• restaurare e coprire altre due serre presenti nei tenimenti del Carcere e focalizzare la produzione in serra su due prodotti in particolare, ossia fragole e frutti di bosco;
• infine, la Cooperativa ha in progetto di creare un laboratorio di trasformazione alimentare esterno alla struttura, ubicandolo tuttavia sempre nel territorio di Secondigliano: l’obiettivo è quello di assumere almeno 2 detenuti con permesso di uscita per formarli e sfruttare così le eccedenze fresche previste nella produzione creando delle conserve a marchio campoAperto.

 

report campoAperto 2017

 

(Fonte: Giancarlo Bottone Ufficio Stampa Coop. L’Uomo e il Legno)

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