Agrinsieme Campania. Bene la tutela del Pomodoro San Marzano Dop, ma necessario affinare gli strumenti per evitare nuovi vincoli sui terreni.

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Agrinsieme Campania, il Coordinamento regionale tra l’Alleanza delle Cooperative Campania – settore agroalimentare, Confagricoltura, Cia e Copagri, ha preso parte alla prima audizione, indetta dalla la XIII Commissione (Agricoltura) della Camera dei deputati, per l’esame della proposta di legge “Riconoscimento del pomodoro San Marzano dell’agro sarnese-nocerino a denominazione di origine protetta e dei siti di relativa produzione quali patrimonio culturale nazionale”, tenutasi mercoledì 8 novembre 2017
Questo il commento di Rosario Rago, coordinatore di Agrinsieme Campania, rispetto alla proposta che si sta vagliando alla Camera: “Abbiamo accolto con favore l’iniziativa legislativa per una normativa nazionale che tuteli la denominazione del Pomodoro San Marzano e i suoi areali di produzione. Come sosteniamo da tempo, sarebbe stato opportuno riconoscere l’areale di produzione della Dop quale patrimonio culturale Nazionale, con tutti gli accorgimenti per la tutela della produzione. Solo in questo modo saremo certi della qualità e dell’originalità di questa eccellenza della Campania”.
Rago inoltre sottolinea “Non è più possibile tollerare che sul mercato vengano promossi prodotti che evocano la denominazione San Marzano dell’agro sarnese-nocerino Dop. Ci preme tutelare le identità territoriali da imitazioni e sappiamo che è anche la ratio della legge che stiamo discutendo.
Permangono dubbi sulle modalità di attuazione di tale tutela supplementare, poiché durante l’audizione è emerso come il riconoscimento del pomodoro San Marzano come patrimonio culturale, così come disposto nel progetto di legge, fa sì che vada rispettato l’articolo 64 del codice del Patrimonio culturale, il quale prevede, nel caso del riconoscimento dei terreni quale oggetto di tutela, l’imposizione di nuovi vincoli. Rafforzare il San Marzano va benissimo, ma bisogna evitare di procurare un elemento di negatività mediante l’apposizione di un nuovo vincolo.

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