#stopfalsecooperative. A Sant’Agata dei Goti (Bn) si è avviata la raccolta firme

Il Sindaco, Carmine Valentino: “Una battaglia di civiltà, a favore della legalità”. Anche a Sant’Agata dei Goti (Bn), su impulso dell’Amministrazione comunale, si è avviata la raccolta firme per il sostegno alla legge d’iniziativa popolare per il contrasto alle false cooperative, fortemente voluta dall’Alleanza delle Cooperative Italiane, di cui Legacoop è parte attiva.

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Il Sindaco, Carmine Valentino, si dice “assolutamente convinto della necessità di sostenere questa che reputiamo essere una sacrosanta campagna per la legalità, una vera battaglia di civiltà per difendere la cultura vera della cooperazione”. “Riteniamo l’impresa cooperativa – sottolinea Valentino – uno strumento essenziale per la realizzazione di iniziative produttive e di servizio per le comunità, per i cittadini, alla cui base sta la responsabilità sia sociale che civile, in un quadro di sostenibilità”. “Una legge – dice Mario Catalano, presidente Legacoop Campania e co-presidente dell’Alleanza in Campania – contro le false cooperative, che nascondono solo un uso distorsivo delle regole del mercato, senza il rispetto dei più elementari diritti delle persone”. “L’Alleanza – spiega Vittorio Di Vuolo, Vice Presidente Legacoop Campania – ha deciso di lanciare questo intervento su scala nazionale, con una doppia azione: da una parte, invitando le cooperative associate ad aderire alle white list previste dal Protocollo di Legalità, siglato con il Ministero degli Interni contro le infiltrazioni mafiose nell’economia sana; dall’altra, appunto, con la raccolta firme per l’approvazione di una legge con misure più severe e più incisive contro le imprese che sotto forma di cooperative perseguono, invece, finalità estranee a quelle mutualistiche”. Una misura, quest’ultima, resasi ancora più indispensabile, alla luce dei gravi episodi di corruzione che hanno coinvolto alcune cooperative in tutto il Paese e che ha rischiato di minare la reputazione delle centinaia di migliaia di cooperatori che ogni giorno lavorano per rispondere ai bisogni dei territori con inenarrabili sacrifici.
L’Alleanza delle Cooperative Italiane, infatti, ha depositato nei mesi scorsi, in Corte Suprema di Cassazione, la proposta di legge di iniziativa popolare per mettere fuori gioco le false cooperative.
L’Alleanza, cioè la sigla che rappresenta Agci, Confcooperative e Legacoop, ha sei mesi di tempo per raccogliere un minimo di 50 mila firme, che verranno consegnate al Parlamento.
In particolare, la proposta di legge prevede:
• la cancellazione dall’Albo delle Cooperative e la conseguente perdita della qualifica di cooperativa, per le imprese che non siano state sottoposte alle revisioni/ispezioni;
• definizione di un programma di revisioni, in via prioritaria, per quelle cooperative che non siano state sottoposte da lungo tempo alle revisioni o alle ispezioni, così come per le cooperative appartenenti ai settori più a rischio;
• tempestiva comunicazione dello scioglimento delle cooperative all’Agenzia delle Entrate per contrastare il fenomeno di cooperative che nascono e cessano l’attività nel giro di pochi mesi accumulando debiti nei confronti dell’Erario;
• creazione di una cabina di regia al Mise che coordini i soggetti chiamati a vigilare sulle cooperative evitando sovrapposizioni e duplicazioni di adempimenti attraverso intese con consentano di coordinare revisori provenienti anche da altre Amministrazioni.
La battaglia dell’Alleanza delle Cooperative Italiane contro tutte le illegalità non finisce qua. La raccolta di firme è un tassello di una lotta che mette nel mirino:
– il massimo ribasso nelle gare d’appalto, che significa mancato rispetto del contratto di lavoro;
– le infiltrazioni mafiose, grazie, all’applicazione del Protocollo di legalità già sottoscritto con il Ministero dell’Interno;
– il rafforzamento della partecipazione dei soci ai processi decisionali;
– il sostegno agli Osservatori territoriali della cooperazione.

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